Una ballata
Nel mare di incertezze
non mi confondo,
con tutte le schifezze
che mi impongo,
sempre tu qui sei,
come fioco bagliore
nei sogni miei.
Linea di auspicato arrivo
e di confine,
desiderio vivo
e senza fine.
Termine di paragone
di cuori e diletti,
trasporto senza ragione
con mille difetti.
Il pensiero tuo
è mia stampella,
in questa notte senza luna
e manco una stella.
Ballo e zoppico
su questa ballata,
che è vita e morte
di chi l’ha suonata,
e pure mie,
che orecchie e cuore tappo
per non sentire
ed evitare ogni nuovo strappo.
Per nessuno c’è niente,
non dono storia,
la mia musica non mente,
troppa memoria.
Di dentro ti sento,
anche da lontano,
me ne parla il vento,
il vero gitano,
che come te
straniero va via,
alla costante ricerca
di una falsa poesia.
" Alla costante ricerca di una falsa poesia "
RispondiEliminae cocciute e ostinate ... non ci arrendiamo all'idea che è tutto l'illusione di un attimo.
( anche se quell'attimo vale tutta una vita )