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lunedì 24 settembre 2012

Ancora tu - Sissi Tursi

"I pensieri della sigaretta - Come alla fine dell'alfabeto" (luglio - agosto 2012)

 
 
Ancora tu

Baciami.
Baciami ancora
per farmi dimenticare il male dentro.

Toccami.
Toccami ancora
per non farmi sentire di essere morta.

Ma se chiudo gli occhi
e subitanei li riapro,
complici i tuoi capelli grigi
ed il pizzetto ispido,
vedo lui in te
e la mia felicità di qualche tempo fa.

domenica 16 settembre 2012

Tutta la vita mia - Sissi Tursi



Tutta la vita mia

Entusiasmante il nuovo,
rassicurante il vecchio.
E poi ci sei tu:
il nuovo e il vecchio insieme,
il mio presente ed il futuro,
la gioia dei giorni miei,
il custode dei sogni miei,
il latore di argentina allegria
e infinite tenerezze.
Colui che con un umido bacio
dischiude la felicità,
segna la direzione
e ravviva le speranze.
Tutta la vita mia,
questo sei tu;
racchiusa in un sol nome:
Nicolò.

sabato 15 settembre 2012

Venite nel sud - Francesco Picca


Venite nel sud

Voi,
che non credete,
venite nel sud.
Il prodigio si compirà
sotto i vostri occhi.
Vedrete
le pietre partorire
soffici zolle di terra nera
e prorompere
germogli dal guscio di sudore.
Vedrete
da muscoli deformi
e spalle insanguinate
sorgere tetti dove riposare,
vedrete
vivere il fiore
dove non c'è vita
e sorridere il bimbo
anche quando ha fame.

sabato 8 settembre 2012

Tutto questo io voglio da te - Sissi Tursi




Tutto questo io voglio da te

Voglio il mare dentro,
la tempesta
e la sua schiuma,
il suo profumo
e la bonaccia.
Voglio il tocco leggero della brezza,
il soffio del vento,
la forza del tornado e il brivido
della tramontana.
E ancora il calore del sole
e la pioggia! …
Ah ...! La pioggia!
Tutto questo io voglio da te.

venerdì 7 settembre 2012

Innamoratevi - Roberto Benigni

Cos'è la poesia?
Ecco qui! 

La poesia è tutto.

Magnifico monologo tratto dal film "La tigre e la neve"


giovedì 6 settembre 2012

Todesfuge (Fuga di Morte) - Paul Celan

E' stata la mia poesia preferita per tanto tempo... come poteva mancare? Davvero magnifica in tedesco.



FUGA DI MORTE

Nero  latte dell’alba lo beviamo la sera
lo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo beviamo la notte beviamo e beviamo
scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti
Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive
che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete
lo scrive ed esce dinanzi a casa e brillano le stelle e fischia ai suoi mastini
fischia ai suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra
ci comanda ora suonate alla danza.
Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo al mattino e a mezzogiorno ti beviamo la sera
beviamo e beviamo
Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive
che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete
I tuoi capelli di cenere Sulamith scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti
Lui grida vangate più a fondo il terreno voi e voi cantate e suonate
impugna il ferro alla cintura lo brandisce i suoi occhi sono azzurri
spingete più a fondo le vanghe voi e voi continuate a suonare alla danza
Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno e al mattino ti beviamo la sera
beviamo e beviamo
nella casa abita un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith lui gioca con i serpenti
Lui grida suonate più dolce la morte la morte è un maestro tedesco
lui grida suonate più cupo i violini e salirete come fumo nell’aria
e avrete una tomba nelle nubi là non si giace stretti
Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno la morte è un maestro tedesco
ti beviamo la sera e la mattina beviamo e beviamo
la morte è un maestro tedesco il suo occhio è azzurro
ti colpisce con palla di piombo ti colpisce preciso
nella casa abita un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
aizza i suoi mastini contro di noi ci regala una tomba nell’aria
gioca con i serpenti e sogna la morte è un maestro tedesco
i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith

Todesfuge

Schwarze Milch der Frühe wir trinken sie abends
wir trinken sie mittags und morgens wir trinken sie nachts
wir trinken und trinken
wir schaufeln ein Grab in den Lüften da liegt man nicht eng
Ein Mann wohnt im Haus der spielt mit den Schlangen der schreibt
der schreibt wenn es dunkelt nach Deutschland dein goldenes Haar Margarete
er schreibt es und tritt vor das Haus und es blitzen die Sterne er pfeift seine Rüden herbei
er pfeift seine Juden hervor läßt schaufeln ein Grab in der Erde
er befiehlt uns spielt auf nun zum Tanz
Schwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachts
wir trinken dich morgens und mittags wir trinken dich abends
wir trinken und trinken
Ein Mann wohnt im Haus der spielt mit den Schlangen der schreibt
der schreibt wenn es dunkelt nach Deutschland dein goldenes Haar Margarete
Dein aschenes Haar Sulamith wir schaufeln ein Grab in den Lüften da liegt man nicht eng
Er ruft stecht tiefer ins Erdreich ihr einen ihr andern singet und spielt
er greift nach dem Eisen im Gurt er schwingts seine Augen sind blau
stecht tiefer die Spaten ihr einen ihr andern spielt weiter zum Tanz auf
Schwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachts
wir trinken dich mittags und morgens wir trinken dich abends
wir trinken und trinken
ein Mann wohnt im Haus dein goldenes Haar Margarete
dein aschenes Haar Sulamith er spielt mit den Schlangen
Er ruft spielt süßer den Tod der Tod ist ein Meister aus Deutschland
er ruft streicht dunkler die Geigen dann steigt ihr als Rauch in die Luft
dann habt ihr ein Grab in den Wolken da liegt man nicht eng
Schwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachts
wir trinken dich mittags der Tod ist ein Meister aus Deutschland
wir trinken dich abends und morgens wir trinken und trinken
der Tod ist ein Meister aus Deutschland sein Auge ist blau
er trifft dich mit bleierner Kugel er trifft dich genau
ein Mann wohnt im Haus dein goldenes Haar Margarete
er hetzt seine Rüden auf uns er schenkt uns ein Grab in der Luft
er spielt mit den Schlangen und träumet der Tod ist ein Meister aus Deutschland
dein goldenes Haar Margarete
dein aschenes Haar Sulamith

domenica 2 settembre 2012

Come un cane - Sissi Tursi

L'altra mattina mi sono svegliata piangendo. Avevo sognato di essere un cane abbandonato.




Come un cane


Ti ho rincorso come un cane
abbandonato sulla strada appena fatta assieme,
con il cuore che esplode,
scava il petto,
risale nella gola che brucia
ed esce bagnato dagli occhi.
Con l’angoscia e la paura
incredula continuavo a correre, correre, correre,
fino a non poterne più,
affannandomi per raggiungerti e capire,
cercando di scacciare l’evidenza
che tu neanche una volta
hai rallentato o ti sei voltato indietro.
Poi finalmente magnanimo, hai deciso di fermarti.
Ed io fedele mi sono accucciata paziente
a leccarti i piedi un’altra volta
nella vana attesa di una moina,
di una carezza.
Ma invece, all’ennesimo calcio,
per paura di poterti mordere, mi sono allontanata,
e sola e disorientata vago ora,
desiderosa e diffidente insieme
delle mani ignote che mendaci promettono tenerezze.
E’ una triste storia questa.
Soprattutto per chi ha sempre impersonato
il felino indipendente.

sabato 1 settembre 2012

Mi sono innamorata - Alda Merini

Come saperlo spiegare meglio? Bellissima!



Mi sono innamorata


Mi sono innamorata
delle mie stesse ali d'angelo, delle mie nari che succhiano la notte,      
mi sono innamorata di me
e dei miei tormenti.
Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella
ho perso le mie sembianze.
Come sei nudo, amore,
nudo e senza difesa:
io sono la vera cetra
che ti colpisce nel petto
e ti dà larga resa.

(da "Vuoto d'amore")